Stai valutando di partecipare ad un’asta, ma non sei sicuro di ottenere il mutuo?
Oppure non sai se potrai cambiare idea una volta che avrai vinto ai rilanci?
Devi sapere che il tribunale ha delle regole molto ferme e precise su questo argomento. Se non le conosci, rischi di passare grossi guai giudiziari!
Mi chiamo Mattia Dal Dosso e di lavoro aiuto le persone a fare affari grazie alle Aste Immobiliari.
In questo articolo ti spiego come evitare di perdere un sacco di soldi ritirandoti da un’asta nel momento sbagliato.

Quando è possibile ritirarsi da un’asta immobiliare?
Partiamo dalle fasi in cui è possibile ritirarsi da un’asta.
Ovviamente, più si andrà in fondo nella procedura e più sarà problematico ritirarsi.
Fase Iniziale – La visita dell’immobile da acquistare
Tra le prime fasi, abbiamo la richiesta di visita all’immobile presso il custode incaricato.
In questo caso, ovviamente, se deciderai di chiedere di poter vedere di persona la casa, potrai farlo senza problemi e poi ritirarti senza problemi. Non incapperai in nessun obbligo o penale.
L’unico obbligo che avrai sarà quello di partecipare alla visita, una volta effettuata la richiesta, oppure di avvisare in tempo della tua assenza.
Per saperne di più sulla visita dell’immobile in asta ti rimandiamo a quest’articolo.
Fase Intermedia – Analisi dell’Immobile
Lo step successivo alla visita sono i controlli da effettuare sulla casa da acquistare (mi raccomando falli fare da un professionista in modo da evitare cattive sorprese dopo).
Anche in questo caso non avrai alcun obbligo con il tribunale.
Una volta che avrai ottenuto tutti i documenti, che avrai effettuato le dovute visure e analizzato che sia tutto in ordine nell’immobile scelto, se avrai un ripensamento potrai tranquillamente ritirarti.
Passiamo ora alle fasi più delicate…
Fase Finale – Il deposito dell’offerta
Se dall’analisi che avrà effettuato il tuo consulente, non risulteranno problematiche, potrai depositare la tua offerta (oppure effettuarla online per le aste telematiche).
In questa fase, a differenza delle altre, devi prestare moltissima attenzione, perché una volta che avrai presentato l’offerta, starai già rischiando di dover comprare l’immobile o pagare pesanti sanzioni.
Proprio così! Una volta depositata l’offerta presso il Tribunale, se anche non ti presenterai nel giorno dell’asta, la tua offerta sarà comunque valida!
Si, hai capito bene, se la tua offerta sarà la migliore (o l’unica), diventerai il vincitore ufficiale dell’asta (anche senza aver partecipato) e da qui scatteranno tutti gli obblighi previsti e i tempi serrati per pagare la casa.
Possono essere tante le situazioni che ti potrebbero obbligare a ritirarti dall’asta:
- Il mancato ottenimento di un mutuo (in questo caso, leggi questo articolo).
- Oppure un cambiamento delle tue esigenze abitative a causa di uno spostamento lavorativo improvviso.
Tuttavia a questo punto, non potrai proprio ritirarti!
Se non dovessi pagare la casa entro i termini stabiliti (che solitamente sono dai 60 ai 120 giorni), perderai la caparra versata (il famoso assegno circolare) e rischierai di incorrere in una pesante sanzione!
Devi sapere che se tu deciderai di non acquistare questo immobile, il tribunale sarà costretto a riproporlo in asta e nel caso in cui venga venduto a un prezzo inferiore, ti sarà chiesta la differenza.
Ti faccio un esempio concreto.
Maria partecipa a un’asta con un prezzo di partenza di 70.000 €, depositando un assegno da 7.000 €.
Nel giorno dell’asta si ritrova a fare qualche rilancio per vincere e raggiunge la somma di 100.000 €.
Non essendosi affidata a un consulente specializzato in aste, non riesce ad ottenere un mutuo nei tempi stabiliti e non paga i restanti 93.000 €, perdendo 7.000 € di caparra.
Il Tribunale è costretto a rimettere l’immobile all’asta e dopo 6 mesi viene venduto per soli 70.000 euro.
Il tribunale a questo punto chiederà a Maria 30.000 € di danni! Considerando la caparra già versata, le resteranno da pagare 23.000 €.
Si hai capito bene! Oltre al danno di aver perso i 7.000 € della caparra, dovrà versarne altri 23.000!

Si tratta quindi di un errore che potrebbe costarti molto caro!
Ora che sai come e quando ti puoi ritirare da un’asta, ti consigliamo di iniziare a muoverti con più sicurezza e cercare la casa giusta per te.
Acquistando casa attraverso le vendite giudiziarie potrai risparmiare moltissimi soldi, ma ricorda che le regole differiscono dalle normali compravendite.
Per evitare di trovarti nella situazione di non riuscire a pagare il saldo della casa e andare incontro a guai seri, ti consiglio sempre di affidarti a un consulente specializzato in aste.
Per ricevere supporto e iniziare a fare affari nel mercato immobiliare, ecco come Contattarci:

Consulenti Case-Asta.it:
Telefono:
Case Asta: 0308140160
E-mail:
info@case-asta.it
6 risposte
BUON GIORNO
STO PARTECIPANDO AD UNA ASTA IMMOBILIARE CON UNA SOCIETA SU VARI BENI
SI E FATTA UNA OFFERTA DEI BENI VERSANDO SOLO IL5%CONCORDATO CON IL CORATORE
A QUESTO PUNTO NON ABBIAMO AVUTO CONFERMA DEL FINANZIAMENTO PR CUI NON VERSIAMO LA DIFFERENZA DEL 5%
COSA SUCCEDE SE LA ASTA VA DESERTA
SE ALTRI ACQUISTANO
SE SI PUO INVALIDARE LA ASTA IN FUNZIONE DEL VERSAMENTO ANOMALO DEL 5%
Buongiorno ho consegnato la busta con l’ offerta la gara c’è il giorno 14 aprile domani giorno 12 aprile posso ritirare la busta con l’offerta, perché non mi interessa più questa cosa grazie se mi può rispondere
Buongiorno,
le buste presentate sono offerte irrevocabili di acquisto. Il principio base di un offerta irrevocabile è appunto la irrevocabilità della stessa. Per questo motivo, no, una volta depositata la busta non può essere ritirata. Deve solo sperare che ci siano altri offerenti alla gara
Buongiorno Mattia Daldosso,
mi chiamo Roberto ed ho preso residenza 10 giorni fa in un condominio ( Via della Siepe 19 Ferrara), dove sono presenti diversi posti auto nel cortile regolarmente censiti in catasto. Questi posti sono stati messi all’asta per fallimento della Società Sinteco Holding.
Ho presentato offerta in data 29-06-2022 ( l’asta sarà il 08/07/2022 ore 10.00), per un posto auto.
Mi viene riferito dall’amministratore che i posti auto ( legge 6 agosto 1967 n° 765) sono a disposizione dei condomini e non possono essere venduti; in sintesi : anche se io acquisto il posto auto dalla Sezione fallimenti del Tribunale di Ferrara, non avrò l’uso esclusivo, bensì chiunque del condominio, potrà usufruire dello spazio. Il Curatore interpellato, afferma che non risulta nulla. Le varie sentenze in merito cosa dicono?
A Suo parere è verosimile questa versione ?
Grazie in anticipo
Ferrara 30-06-2022
Roberto Paglierini
paglierini@gmail.com
348-2390040
Buonasera,
mi sono aggiudicato un immobile all’asta, purtroppo il notaio dice di non poter procedere all’atto poiché in comune non trovano il titolo a fronte del quale l’immobile fu ristrutturato nel lontano 1990 (da perizia l’immobile risulta senza alcuna difformità).
Il curatore non collabora ed il comune non trova i documenti.
Il tempo passa ed il termine per il saldo prezzo si avvicina. Poiché tali problematiche non erano indicate in perizia e soprattutto non dipendono dall’aggiudicatario, vi è un’eventualità secondo la quale sarebbe possibile il recesso?
Grazie per una risposta
Buongiorno Gianluca,
il consiglio che le possiamo dare è di rivorgersi ad un legale quanto prima.
Il notaio comunque dovrebbe effettuare l’atto anche senza i titoli, trattandosi di vendita senza garanzia di vizi.
Di che tipo di procedura si tratta? Fallimento o liquidazione?