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Case all’Asta Abitate – È possibile Comprarle?

In questo articolo:

“Ho trovato la casa dei miei sogni, è all’asta e ho sentito dire che è abitata, è possibile?”

“Ma posso acquistarla lo stesso?”

“E come faccio a vederla?”

Devi sapere che con queste tre domande ho iniziato decine di colloqui con quelli che poi sono diventati i miei clienti e si sono affidati alla mia consulenza per acquistare la casa dei loro sogni.

So già cosa ti è successo:

  • Hai visto un annuncio interessante
  • Sei andato a vedere la casa dall’esterno
  • Ti sei accorto che è abitata

Niente panico: in questo articolo voglio spiegarti come vedere e come acquistare una casa all’asta che risulta abitata.

Non avrai particolari complicazioni, ci sono solo alcuni accorgimenti che dovrai adottare perché tutto fili liscio ed è mia intenzione spiegarteli tutti.

So che questo argomento ti preoccupa molto e che hai diverse domande a riguardo ma nelle prossime righe chiarirò tutti i tuoi dubbi.

Ti consiglio di leggere fino alla fine dell’articolo, perché ti racconterò le esperienze di tre clienti che hanno saputo cogliere le informazioni più utili proprio visitando una casa abitata: un apparente problema ha permesso loro di fare ottimi affari.

Le loro storie possono servirti per capire meglio le situazioni in cui potresti trovarti alla visita.

La Richiesta al Custode Incaricato e la Visita dell’Immobile

Due persone eleganti verificano dei documentiLa prima cosa che dobbiamo fare per vedere una casa abitata è la richiesta al Custode incaricato dal Tribunale.

Questo primo passo funziona esattamente come per le case disabitate e in questo articolo puoi trovare maggiori dettagli: Visitare una Casa all’Asta: Chi Contattare e Come Fare

Sarà cura del custode fissare un appuntamento che ci consentirà di visionare la casa che abbiamo scelto.

Ci penserà lui a contattare chi abita l’immobile e accordarsi per trovare un giorno e un’ora utili per il sopralluogo.

So già cosa ti stai chiedendo:

“Il residente sarà in casa?“

Devi sapere che chi risiede in un immobile pignorato ha il dovere di rendersi disponibile per le visite, che sia il proprietario, o un inquilino in affitto.

Durante la visita però non è detto che ci sia il residente con la sua famiglia, potrebbe aver incaricato un amico o un parente.

In ogni caso, il giorno designato, incontrerai il Custode davanti alla casa.

Cosa Accade durante la Visita della Casa “Occupata”

Insieme entrerete e sarai accompagnato a vedere ogni stanza.Una Casa osservata con una lente d'ingrandimento

Avrai poco tempo a disposizione per capire se la casa sarà veramente quella giusta per te e per la tua famiglia.

Fai molta attenzione e controlla ogni aspetto. Non avrai una seconda occasione per farlo.

Se non sai cosa guardare ti consiglio questo articolo: Valutare Impianti, Serramenti e Rivestimenti. Una Guida Tecnica comprensibile anche ad una donna

Il primo aspetto da tenere in considerazione è che durante la visita, la casa abitata sarà ovviamente arredata.

Ricorda che all’asta sarà venduta solamente la casa. Gli arredi non sono compresi.

Ti sarà utile vederli per renderti conto degli ingombri. Se poi la casa è arredata con gusto e intelligenza potrai “rubare” qualche idea per quando sarà tua 🙂

Il discorso cambia molto per le case arredate male, fai attenzione perché possono sembrare più piccole e decisamente meno interessanti. Se gli arredi non ti piacciono, lavora di fantasia e immaginala vuota, oppure come la arrederesti tu.

Per sintetizzare:

  • Rimarranno caloriferi, condizionatore, serramenti e sanitari
  • NON rimarranno mobili, soprammobili ed elettrodomestici

Più delicato è il discorso della presenza delle persone. Il residente spesso è il proprietario, qualche volta è un inquilino.

Sono solitamente due i casi che ti si presenteranno con il proprietario, vediamoli qui sotto:

1. Il proprietario non vede l’ora che casa sua venga venduta

Ci sono proprietari che hanno già trovato una nuova sistemazione e non aspettano altro che chiudere questo capitolo della loro vita, per ripartire.

Ti spiego meglio: avere una casa pignorata significa avere dei debiti che non si riescono a saldare in altro modo. Significa avere una costante preoccupazione e non poter accedere a nessun tipo di prestito o finanziamento.

La vendita della casa consentirà al proprietario di saldare i suoi debiti e ricominciare senza pensieri.

2. Il proprietario non è felice di vendere la casa, e neanche di mostrartela

Pinocchio per rappresentare i proprietari che dicono le bugieConsidera che il proprietario non ha deciso spontaneamente di vendere la casa, è obbligato.

Verrà sfrattato quando ci sarà un nuovo proprietario.

Alcuni non si rassegnano a questa situazione e fanno di tutto per rimandare la vendita.

In questi casi capita spesso che il proprietario menta sulle condizioni della casa per convincerti a non comprare: “il tetto è da rifare”, “questa parte è abusiva”, etc.

Qui si rivela fondamentale la presenza di un consulente che, avendo già vissuto decine di situazioni simili può aiutarti a gestirle al meglio.

Un esperto ha competenze tecniche specifiche e sa distinguere e verificare quali informazioni sono vere e quali false tra quelle che ci vengono date da chi abita in quell’edificio.

Ricorda! Spesso le case occupate presentano le occasioni migliori perché molte persone si lasciano scoraggiare dalla situazione delicata e dalle false informazioni che ricevono.

Ora che sai come visitare una casa all’asta abitata e come affrontare le situazioni che ti si presenteranno, potrai cogliere queste occasioni e risparmiare moltissimi soldi sull’acquisto di casa. Ma continua a leggere perché ti darò ulteriori consigli molto utili 😉

Come ti ho anticipato all’inizio dell’articolo infatti, voglio raccontarti tre situazioni che ho vissuto in prima persona durante la visita di immobili occupati.

Serviranno per farti capire meglio quali dinamiche potrebbero scatenarsi in queste circostanze.

Cambierò i nomi dei protagonisti in queste storie, ma ti assicuro che tutti gli altri dettagli sono reali.

Narnia – La Stanza Nascosta Dietro l’Armadio

Un pomeriggio d’estate accompagnai Maria, una mia cliente single e con 2 figli adolescenti, a visitare una villetta in provincia di Cremona.

Avevo già avuto modo di vedere la casa all’interno, qualche mese prima, con un altro cliente.Un Grande Armadio

La ricordavo molto bene: una bella zona giorno con il camino, una cucina grande quanto casa mia, 3 camere da letto e 3 bagni.

Entrai con Maria, i suoi figli, il custode e il proprietario di casa.

Nel disimpegno al piano di sopra notai un grande armadio, che non ricordavo di aver visto alla visita precedente.

Il proprietario ci fece vedere due camere da letto, poi, rivolgendosi alla mia cliente aggiunse:

“Ci sono solo due camere da letto, signora, non fa per lei che ha due figli grandi”

Ricordavo molto bene quella casa, perché avevo già immaginato come l’avrei arredata se fosse stata mia. Avevo anche letto con attenzione la perizia e osservato la planimetria.

Ero proprio sicura che ci fosse la terza camera da letto. In quel momento realizzai che la porta si trovava proprio dietro l’armadio nel disimpegno.

Non ho potuto fare a meno di dire: “Qua c’è un’altra stanza!”

Proprio così: il proprietario aveva nascosto la porta della camera, posizionandoci un armadio davanti.

Puoi immaginare il momento di imbarazzo!

Alla mia affermazione, capendo di essere stato scoperto, il proprietario spinse leggermente l’armadio, facendo trasparire la porta che si nascondeva dietro.

Riuscimmo così a vedere la terza camera e Maria decise che quella casa era perfetta per lei e la sua famiglia.

Appena uscite Maria mi ringraziò:

“Pensa che peccato sarebbe stato rinunciare alla casa perfetta, solo perché non ci hanno fatto vedere una stanza!”

L’Arredo che fa la Differenza

Ecco un’altra vicenda interessante.

Si trattava di un appartamento in una zona residenziale di Brescia non lontana dal centro, con terrazza, garage e due camere.

Non appena lessi l’annuncio di questa casa capii che avrei ricevuto moltissime richieste.

Fu così che qualche settimana dopo accompagnai Roberto, un cliente nuovo, a vederla.

Ero ottimista perché dalle fotografie e in pianta sembrava l’appartamento perfetto.

Entrai con Roberto e rimasi senza parole:

In casa c’erano arredi di ogni tipo, accostati con dubbio gusto e grossi tendaggi dai colori più disparati; in cucina e in corridoio scatoloni e cassette di frutta rendevano difficile il passaggio; in salotto c’erano ben 3 stendibiancheria e addirittura una piscina gonfiabile.

Roberto al momento si arrabbiò con me, mi aveva spiegato bene le sue esigenze e i suoi gusti: portandolo a vedere quella “specie di soffitta” (cito) gli stavo “facendo solo perdere tempo”.

Dopo il trauma iniziale però ho osservato gli aspetti tecnici e ho capito che quell’appartamento era davvero perfetto.

Roberto non voleva prendere in considerazione l’affare ma gli ho chiesto di fare uno sforzo e immaginarlo senza arredi e cianfrusaglie.

Gli ho spiegato che con le case abitate la prima impressione non è quella che conta.

È passato più di un anno da quella visita, ora Roberto vive con la moglie Alice in quella casa.

Il gusto impeccabile di lei nella scelta dei mobili l’ha resa una bellissima casa da rivista, irriconoscibile! 😉

Le Bugie che sbaragliano la Concorrenza

Quella mattina ero in anticipo per la visita all’immobile.

Si trattava di un appartamento in provincia di Piacenza che partiva da un prezzo bassissimo, un vero affare!

Mi fermai a bere un caffè nel bar di fronte e vidi che il custode era già arrivato, era lì con altre persone interessate alla stessa casa per la quale io stavo aspettando la mia cliente.

Mentre aspettavo Sara rilessi la perizia e osservai l’ingresso. Contai cinque persone diverse che, una dopo l’altra, accedevano all’appartamento.

Scoprii poi che il custode aveva in programma di rimanere lì fino al primo pomeriggio perché, a causa del prezzo particolarmente basso, aveva ricevuto tantissime richieste di persone interessate.

Entrammo. Il proprietario era molto disponibile, ci accompagnò e iniziò a elencare i mille difetti della casa:

“Questa parte non è a norma”, “le spese condominiali sono molto alte”, “i garage si allagano”

Prima di salutarci prese in disparte Sara e le disse di volersi ricomprare la casa all’asta.

Appena uscite Sara era molto demotivata ma le spiegai che il proprietario non poteva essere ammesso all’asta, quindi di certo non dovevamo preoccuparsi della sua concorrenza… piuttosto per quella delle numerose altre persone che avevano visitato l’appartamento prima e dopo di noi.

Promisi a Sara di verificare gli abusi citati dal proprietario, le spese condominiali e le altre questioni spinose.

Scoprii che era tutto falso e che l’appartamento non aveva nessun problema. Sara si convinse e partecipammo.

La mattina dell’asta cercai di fare coraggio a Sara e alla mamma, venuta ad accompagnarla.

Spiegai loro che ci sarebbe stata molta concorrenza ma che tutto sarebbe dipeso dalla cifra a cui i nostri concorrenti sarebbero stati disposti ad arrivare… quindi incrociammo le dita ed entrammo.

Beh! Che tu ci creda o no, quella di Sara era l’unica offerta! 😀

Non solo, come previsto, il proprietario non si era presentato, ma aveva anche scoraggiato tutte le altre persone che avrebbero voluto partecipare.

Sara ha quindi acquistato l’appartamento al prezzo più basso possibile 😉

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